Adriano
Adriano Leite Ribeiro, noto semplicemente come Adriano (Rio de Janeiro, 17 febbraio 1982), è un ex calciatore brasiliano, di ruolo attaccante. Soprannominato L'Imperatore in riferimento all'omonimo personaggio romano, in giovane età veniva ampiamente considerato come uno dei talenti più promettenti al mondo, tanto da raggiungere rispettivamente la sesta e la settima posizione nella classifica del Pallone d'oro (nel 2004 e nel 2005) all'età di soli 22 e 23 anni. Tuttavia, nel corso degli anni non è riuscito a esprimere appieno il potenziale riconosciutogli, tanto che la stessa rivista francese France Football lo ha inserito nella lista dei più grandi talenti sprecati nella storia del calcio. Durante la sua carriera ha legato il suo nome principalmente all'Inter aggiudicandosi coi nerazzurri due campionati italiani, due Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane. Del club milanese è inoltre il miglior marcatore della Champions League in assoluto con 18 reti. Con la maglia della nazionale brasiliana ha totalizzato 27 reti in 48 presenze, vincendo una Copa América nel 2004 e una Confederations Cup nel 2005. Ha inoltre partecipato con la Seleção al Mondiale del 2006 e nel 2021 è stato inserito nella Walk of Fame del Maracanã.
STATISTICHE GIOCATORE
PRESENZE INTER
123
GOAL INTER
48
PRESENZE FLAMENGO
50
GOAL FLAMENGO
26
PRESENZE PARMA
37
GOL PARMA
23
ANNO RITIRO
2016
MEDIA GOAL PARTITA
0.47
PRESENZE FIORENTINA
15
GOAL FIORENTINA
6
PRESENZE NAZIONALE
48
GOAL NAZIONALE
27
«Poteva tirare da ogni posizione, nessuno poteva fermarlo, nessuno poteva togliergli il pallone. Era un vero animale.»
(Zlatan Ibrahimovic)
Considerato un potenziale erede del connazionale Ronaldo, fu inizialmente inquadrato nella posizione di terzino. Passato in breve tempo al ruolo di centravanti, fece valere la prestanza fisica e il senso del gol: alle abilità nel gioco aereo associava il potente tiro di cui era capace col piede mancino, stabilendo tra l’altro un primato nel campionato italiano per aver impresso al pallone la velocità di 140 km/h.
Parimenti abile nel dribbling e nel servire assist ai compagni, si distinse inoltre per una sostanziale correttezza in campo ricevendo in tutta la sua carriera un unico cartellino rosso. Sia pur con scarsa incidenza dovuta agli infortuni, il rendimento in campo soffrì gli eccessivi abusi di alcol.
1x Vincitore Coppa America, 2x Vincitore Coppa Italia, 3x Vincitore Supercoppa Italiana, 4x Campione d’Italia, 1x Vincitore della Confederations Cup, 2x Campione di Brasile,1x Campione del mondo U17, 3x Capocannoniere